Monfalcone ha la sua “sala del pasto”: uno spazio dedicato al sostegno emotivo nella riabilitazione nutrizionale.
Quando il tuo nemico più crudele e spietato è il piatto con dentro il tuo cibo, vorresti che il momento dei pasti non arrivasse mai. Lo sanno fin troppo bene i malati di DCA, lo studiano i medici che li curano, lo percepiscono i familiari e gli amici, ma in pochissimi lo capiscono.
Ridurre il cibo in pezzetti piccolissimi, rigirarlo nel piatto, nascondere o sputare i bocconi, prolungare i tempi di un pasto fino allo sfinimento, mangiare seguendo un rituale o un preciso ordine; questi comportamenti non sono capricci e tantomeno dispetti: sono il segnale di un disagio profondo, un modo per “scaricare” paura, rabbia, ansia, depressione, senso di colpa, preoccupazione.
Così, il momento del nutrimento, che per la gran parte delle persone è anche e soprattutto condivisione e piacere, per chi è ammalato di DCA diventa una tortura, una condanna, un’ossessione: poterlo fare in un ambiente protetto, tra cose e persone note e preparate, lontano da occhi curiosi o peggio giudicanti, rappresenta un’oasi salvifica, una cura nella cura.
E’ a questa attenzione che la Fenice Fvg.odv. ha pensato quando ha proposto la donazione di tavoli e sedie al centro diurno di Monfalcone, permettendo una più corretta gestione del pasto assistito previsto dalla terapia psico-nutrizionale.
Per offrire uno spazio dedicato e riservato, adatto a superare la sfida più impegnativa, un contributo significativo che ha permesso l’acquisto di parte dell’arredamento destinato alla sala del pasto è venuto da INNER WHEEL – CLUB GORIZIA EUROPEA, dalla LEGA CALCIO FRIULI COLLINARE, dal GRUPPO MUSICALE IL BABEZO e dall’ASSOCIAZIONE 50 & PIU’ di Gorizia.
Tutte queste realtà, tra loro diversissime, hanno trovato nella sensibilità il fattore comune perché non sempre serve comprendere per offrire un aiuto concreto.
Ecco allora che, da qualche settimana, il pasto viene consumato in gruppo, con la supervisione di un operatore adeguatamente formato e non più nella mensa aziendale di ASUGI, destinata ai dipendenti dell’ospedale.
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