FeniceFVG: tra ABBRACCI e DIRITTI Onu dei giovani di tutto il mondo
Il 20 novembre si celebra in 186 paesi del mondo la Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’adolescenza e quest’anno l’attenzione è rivolta alla salute mentale. La FeniceFVG l’ha festeggiata con un grande ABBRACCIO a Muzzana del Turgnano, dove la mostra omonima sarà visitabile a Villa Muciana il 19-20-26-27 novembre e 8-10 dicembre dalle 16.00 alle 19.00.
La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, voluta dall’ONU nel 1989, è stata ratificata da 186 Paesi nel mondo e dall’Italia nel 1991. Gli articoli parlano di come crescere, sostenere e tutelare l’infanzia e l’adolescenza anche se purtroppo ancora oggi molti diritti sono loro negati.
Oltre alla salute fisica (articolo 4 della Convenzione) è doveroso salvaguardare anche quella psicologica, l’ha ribadito l’UNICEF proprio nel 2022 dopo il tremendo disagio di due anni di pandemia che ha investito soprattutto i più piccoli. Inoltre, per promuovere, prevenire e tutelare la salute mentale ed il benessere psicosociale delle bambine, bambini ed adolescenti, l’UNICEF Italia ha messo in campo una serie di azioni, tra cui la petizione che trovate a questo link: Petizione “Salute per la mente”
Nel mondo il suicidio è la quinta causa di morte per i giovani tra i 15 e i 19 anni, la seconda causa in Europa: parliamo di quasi 46.000 adolescenti che si tolgono la vita ogni anno – più di uno ogni 11 minuti. Quasi la metà di tutte le problematiche legate alla salute mentale inizia entro i 14 anni di età e il 75% di queste si sviluppa entro i 24 anni: la maggior parte dei casi però non viene individuata né presa in carico. Fonte: ricerca dell’Unicef.
Noi abbiamo pensato di festeggiare la Giornata dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza insieme ai tanti amici del Comune di Muzzana del Turgnano che ci hanno permesso di realizzare la mostra Abbraccio che riunisce i disegni delle pazienti dei CDA regionali e di illustratori generosi, partita da Palmanova nell’ottobre 2021 (qui tutte le info sul Progetto Abbraccio).
Il 19 novembre abbiamo presentato il libro “Nella mia Buccia” scritto da Stefania Del Rizzo ed edito dall’Orto della Cultura, e dato il via alla tappa numero 10 della mostra itinerante “Abbraccio” che promuove il diritto alla cura, affrontando il tema dei disturbi alimentari. È stata una tappa SPECIALE perchè gli allestitori della mostra sono stati i ragazzi del Centro Giovanile “Stanzute” coordinati dall’infaticabile Cosimo che ha detto: «Il gruppo direttamente o indirettamente ha riconosciuto importanti e trasversali temi come il superare prove difficili e dure che la vita ci mette davanti e che con determinazione possono essere superate con l’aiuto del gruppo e oltre l’apparenza.» Ci sembrano parole bellissime e piene di speranza! Sono state presenti all’inaugurazione insieme alla scuola di musica ACEM, all’Amministrazione comunale e alla Commissione Cultura del Comune, e al gruppo delle lettrici della Biblioteca Alviero Negro.
«Abbiamo accolto molto volentieri la proposta dell’associazione Fenice FVG di ospitare la mostra itinerante “Abbraccio” e la presentazione del libro di Stefania del Rizzo “Nella mia buccia” per sensibilizzare e affrontare un tema molto delicato di cui, purtroppo, non se ne parla molto ma che in realtà è più diffuso di quanto si pensi. E’ nata così l’idea di coinvolgere anche i ragazzi del nostro Centro di aggregazione Giovanile (CAG). Con la collaborazione dell’educatore Cosimo Zito della Cooperativa Itaca che coordina e gestisce il CAG, assieme alla presidente ed alla vicepresidente dell’associazione Fenice e all’autrice Stefania del Rizzo abbiamo incontrato i ragazzi che hanno colto l’invito e daranno così il loro prezioso contributo nell’organizzazione dell’evento.» Diega Stocco, Assessore alla Cultura del Comune di Muzzana del Turgnano.
«Quante emozioni accolgo nel mio cuore ad ogni tappa della mostra.» Donatella Martini, Presidente Associazione Fenice FVG Odv
«Il centro giovani “Stanzute” di Muzzana del Turgnano ha accolto subito di condividere questo percorso. Ora più che mai e, soprattutto dopo “forse” il periodo di emergenza sanitaria, percorsi di questo tipo rappresentano un’occasione ulteriore per affrontare e rielaborare insieme i vissuti dei ragazzi e delle ragazze di Stanzute. Non solo, ma anche per intercettare nuovi bisogni emersi in ottica pedagogico-educativa, ponendosi in una posizione di ascolto, ma anche supportando i ragazzi nel valorizzare il più possibile le riflessioni, esperienze e apprendimenti positivi che questa particolare ed inedita esperienza ha offerto loro. Questo ha consentito ad un piccolo gruppo del centro giovani “Stanzute” di fare proprie immagini e parole del libro “Nella mia buccia” arricchendole di proprie esperienze e pensieri. La cosa straordinaria che è avvenuta è stata che il coinvolgimento emotivo di una ragazza di Stanzute, rispetto a questi temi, ha visto l’immediato stringersi attorno del gruppo che, a seconda delle proprie capacità, ha voluto dare il proprio contributo, chi leggendo, chi suonando e chi allestendo la mostra. Il gruppo direttamente o indirettamente ha riconosciuto importanti e trasversali temi come il superare prove difficili e dure che la vita ci mette davanti e che con determinazione possono essere superate con l’aiuto del gruppo e oltre l’apparenza. Il lavoro su un gruppo eterogeneo, che si sta svolgendo negli ultimi anni in Stanzute, prende un sapore ancora più forte soprattutto perché garantisce a ragazzi e ragazze di potere aver ancora fiducia di poter contare su qualcuno che, pur avendo altre difficoltà, può comunque dare e ricevere aiuto.» Cosimo Zito, educatore del GAG
Insomma le emozioni non sono mancate!
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