èStoria: le storie dei DCA raccontate in modo attento dalla Fenice FVG
Al Festival internazionale èStoria abbiamo portato il nostro piccolo contributo: parlare ad un grande evento di donne (il tema della XIX edizione), di emozioni, delle storie intorno ai DCA che sono tanto tristi ma che hanno anche spesso un lieto fine.

Per parlare ad pubblico di un argomento, quell’argomento bisogna conoscerlo davvero bene, averlo studiato, approfondito nel tempo e fatto proprio. L’averlo vissuto, poi, ci rende nostro malgrado più “esperti” e per questo più attenti nel raccontarlo: MAI useremo parole sbagliate e che possano nuocere.
Parlare ad un pubblico è lasciare cadere il seme della curiosità che poi qualcuno potrà raccogliere.
La possibilità che ci ha dato il Lions Club Gorizia Host e l’Associazione culturale èStoria che da 19 anni organizza il Festival omonimo è stata unica. Il Festival èStoria è stato definito dal prof. Tommaso Piffer docente all’Università di Udine “La più importante manifestazione italiana sulla Storia”.
Il tema di quest’anno DONNE si è intrecciato saldamente con noi perchè è il genere femminile, sottoposto a maggiori pressioni estetiche e sociali, è il più colpito dai disturbi del comportamento alimentare. Ed è di questo abbiamo parlato.
associazione Fenice FVG





Il tema è stato introdotto dalla dottoressa Luana Saetti, psicologa esperta in disturbi del comportamento alimentare, Jessica Toso sempre delicata e generosa a raccontare la sua storia, Stefania Del Rizzo autrice del libro-simbolo della Fenice FVG “Nella mia buccia” e io, Anna Romanin, che mi indigno a leggere cose sbagliate e pericolose e mi batto per una corretta comunicazione e informazione della malattia. A presentarci Patrizia Di Fede la Presidente dei Lions Club Gorizia Host e Donatella Martini presidente della nostra associazione.
Saremo riusciti nel nostro intento di aiutare a comprendere un po’ di più la malattia utilizzando con delicatezza parole e immagini giuste? Da quello che abbiamo visto in sala azzarderei di sì, ma sono certa che i semi – tra le lacrime e i sorrisi – li abbiamo lasciati.
I ringraziamenti sono tanti, a cominciare da Giulia ed Eliana, a tutti i soci e i simpatizzanti che ci seguono sempre a chi era con con noi con il pensiero, a tutto il pubblico.
Per noi sono momenti importanti ed emotivamente intensi che poi finiamo a festeggiare tutti insieme: ogni seme lasciato, ogni vita aiutata è il solo motore che ci spinge in avanti.

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